E...state in salute

29.06.2020

È arrivata l'estate e con lei le indicazioni per proteggere i più piccoli.

Estate in salute!

Il Ministero della Salute sottolinea l'importanza di proteggere i più piccoli dai raggi solari e dalle elevate temperature, infatti lattanti e bambini si adattano meno facilmente dell'adulto alle elevate temperature. Quando fa molto caldo, bisogna evitare di portarli in locali chiusi surriscaldati e scarsamente ventilati o, peggio ancora, lasciarli incustoditi nell'automobile parcheggiata al sole: la temperatura all'interno di un'automobile può salire rapidamente e l'ipertermia nel bambino può verificarsi in soli 20minuti.

Se si portano i bambini all'aperto bisogna pensare a proteggerli dal caldo e dalle esposizioni dirette alle radiazioni ultraviolette (UV) del sole (che possono danneggiare la loro pelle molto delicata), utilizzando vestitini leggeri, in fibra naturale, copricapo e crema solare. Una protezione ancora più efficace la si ottiene lasciando i bambini all'ombra, soprattutto durante le ore 11:00-18:00. Durante le ondate di caldo occorre dedicare particolare attenzione ai bambini che hanno già qualche problema di salute: malattie cardiache, circolatorie, respiratorie e asma, perché sono particolarmente sensibili alle ondate di caldo e ai valori elevati di ozono. Ricordarsi infine che diarrea e patologie del sistema nervoso aumentano il pericolo di ipertermia e di disidratazione.

Indicazioni generali:

  • Mantenere freschi i locali dove soggiorna il bambino, aerare soltanto al mattino presto e di notte; durante il giorno oscurare le finestre esposte al sole

  • Vestire i bambini in modo molto leggero, lasciando ampie superfici cutanee scoperte 

  • Fare bere acqua, non fredda, in piccole quantità, lentamente e molte volte al giorno

  • Preferire l'acqua ad altre bevande, specialmente se gassate

  • In caso di febbre il fabbisogno di acqua deve essere ancora più rilevante

  • Evitare di fare uscire i bambini all'aperto nelle ore più calde della giornata, ossia dalle 11.00 alle 18.00; applicare sempre prodotti solari ad alta protezione sulle parti scoperte del corpo e proteggere il capo con un cappellino

  • Nelle piscine aperte o in spiaggia proteggere i bambini dal calore e dalle radiazioni solari (vestiti, copricapo, crema solare); evitare l'esposizione diretta dei bambini al sole dalle ore 9.00 alle 18.00. I bambini sotto i sei mesi di vita non devono essere mai esposti al sole diretto. È bene sapere che, anche sotto l'ombrellone, non si è protetti dal caldo, né dai raggi solari

  • Evitare che i bambini più grandi svolgano attività fisica all'aperto durante le ore più calde

  • Fare bere il bambino prima e durante l'attività fisica, anche quando gioca, per compensare le perdite di liquidi dovute alla sudorazione

  • Evitare di lasciare bambini incustoditi in luoghi chiusi poco protetti dal caldo e dall'esposizione ai raggi solari (in tende da campeggio o in macchina, specialmente durante le ore calde della giornata)

  • Preparare cibi freschi e leggeri, ricchi di acqua (frutta e verdura fresca)

  • Fare molta attenzione alla corretta preparazione e conservazione dei cibi. Le temperature elevate favoriscono la contaminazione degli alimenti e aumentano il rischio di gastroenteriti e intossicazioni alimentari

  • Si consiglia di lavare bene frutta e verdure e tutti i cibi che si consumano crudi, facendo attenzione che non vengano a contatto con altri alimenti o con piani di lavoro sporchi, per evitare il rischio di contaminazione crociata

  • Lavarsi le mani prima di procedere alla preparazione dei cibi

  • Evitare di lasciare insalate condite, cibi deperibili (es. latte, latticini, dolci a base di crema, carne, pesce etc.) e cibi cotti o precotti, a temperatura ambiente; vanno conservati in frigorifero.

Esposizione ai raggi UV

La pelle dei bambini è più delicata, sottile e suscettibile alle scottature; le cellule della pelle che producono melanina che svolge una funzione protettiva rispetto ai raggi UV, sono meno reattive rispetto a quelle degli adulti.

Ondate di calore

Quali raccomandazioni?

  • Offrire spesso al bambino acqua da bere 
  • Allattare i neonati più frequentemente, il latte materno soddisferà il loro fabbisogno idrico

  • Controllare la temperatura corporea dei lattanti e dei bambini più piccoli, rinfrescandoli con una doccia tiepida e quando possibile, aprendo il pannolino e mantenendo freschi i locali dove soggiorna il bambino

Sicurezza alimentare

  • cuocere bene i cibi di origine animale
  • evitare di lasciare cibi deperibili (latte, latticini, carne, pesce etc.) fuori dal frigorifero 

  • lavare accuratamente frutta e verdure che vengono consumate crude 

  • lavare le mani frequentemente e incoraggiare i bambini a fare altrettanto 

  • lavare accuratamente gli utensili usati per preparare un alimento, prima di riutilizzarli

Esposizione ai raggi solari (UV) e fotoprotezione

La fotoprotezione consiste nella messa in opera di provvedimenti in grado di ridurre gli effetti nocivi delle radiazioni ultraviolette sulla cute.

Quali sono le indicazioni per la fotoprotezione?

  • Sempre durante i periodi di soggiorno al mare ed in montagna;
  • in tutti i bambini a rischio di tumore per una ridotta capacità di difesa verso i raggi UV, per esempio albinismo, xeroderma pigmentoso...

  • nei bambini affetti da malattie della pelle causate dall'esposizione al sole;

  • nei bambini sottoposti a terapia sistemica fotosensibilizzante;

  • nei bambini affetti da patologia sistemica associata a fotosensibilità.

I raggi ULTRAVIOLETTI A (UVA)

La capacità degli UVA di indurre tumori della pelle è 100 volte inferiore a quella degli ultravioletti B (UVB). Durante l'esposizione su una spiaggia si assorbe una quantità di UVA 100 volte superiore agli UVB: si comprende quindi l'importanza di utilizzare degli schermi solari protettivi nei confronti di tutto lo spettro degli ultravioletti.

Come scegliere un prodotto antisolare

Il prodotto antisolare deve avere un ampio spettro di assorbimento, che copra tanto la banda dei raggi UVA che degli UVB. Sono da preferire i prodotti con fattori di protezione più alti tenendo presente che non esistono protezioni o schermi totali e che per legge la protezione massima dichiarabile è di 50 per gli UVB. Per gli UVA non ci sono ancora metodi standardizzati. Deve essere valutata la resistenza all'acqua, al sudore e la persistenza del prodotto.

Lo schermo va comunque applicato ripetutamente.

Scegliere una formulazione ben tollerata ed accettabile cosmeticamente (oggi sono a disposizione non solo creme, ma anche latti, spray, gel...).

REGOLE DA SEGUIRE

La quantità di melanina prodotta è minima nelle prime fasi della vita per poi aumentare progressivamente con lo sviluppo. Studi epidemiologici hanno dimostrato che l'esposizione intensa in giovane età (<15 anni) esercita effetti assai più nocivi ai fini del rischio di tumori della pelle. Infatti, il rischio di tumore della pelle sarebbe in gran parte determinato dal modo in cui l'individuo è stato protetto dalle radiazioni UV nei primi anni di vita e cambiamenti comportamentali successivi avrebbero una minor capacità di prevenire questi tumori.

  • i soggetti con capelli rossi devono rinunciare all'abbronzatura;
  • evitare l'esposizione tra le ore 11:30 e 15:30 quando la concentrazione dei raggi UV è maggiore;

  • evitare le posizioni immobili e quindi non far dormire mai il bambino sotto il sole;

  • non considerare l'ombrellone o il bagno in acqua come una protezione efficace;

  • non utilizzare prodotti potenzialmente fotosensibilizzanti come farmaci, cosmetici, profumi (Prometazina, tintura di Bergamotto, profumi ed essenze varie);

  • applicare ripetutamente le creme protettive (ogni 2 ore circa e dopo ogni bagno);

  • scegliere un prodotto ben tollerato e cosmeticamente accettabile onde evitare il rifiuto da parte del bambino;

  • la protezione in età pediatrica è indispensabile anche per la prevenzione dei tumori della pelle in età adulta;

  • consultare il dermatologo per consigli specifici nel caso di bambini affetti da patologie cutanee o sistemiche associate a fotosensibilità


Sitografia di riferimento

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Dr.sse Stefania T e Bruna A.
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