La cura del neonato attraverso il contatto corporeo

19.05.2020

Lo scorso 15 maggio si è celebrata la Giornata Mondiale della Kangaroo Mother Care.

Ma di cosa si tratta?

La Kangaroo Mother Care (KMC) è la cura del neonato posto a contatto pelle a pelle con la madre. È un metodo facile ed efficace per promuovere il benessere e la salute di madre e bambino, che nasce inizialmente e principalmente come strumento per l'assistenza dei nati prematuri o sottopeso, ma praticata anche con i neonati sani.

La KMC nasce nel 1978 a Bogotà (Colombia) dall'intuizione del pediatra Edgar Rey Sanabria, per far fronte alla carenza di incubatrici, all'elevato tasso di mortalità e di abbandoni e alla inadeguatezza dell'assistenza ai neonati pretermine.

Tale metodo nasce dall'osservazione del comportamento dei marsupiali, atteggiamento che colpì Rey a tal punto da convincerlo che, riproponendo tali comportamenti tra gli umani, si potessero ottenere grandi benefici. E così è stato.

Il metodo ispirato a mamma canguro include caratteristiche essenziali come:

  • contatto pelle a pelle tra madre e bambino precoce, continuo e prolungato;
  • allattamento esclusivo al seno;
  • inizio in ospedale e proseguimento a domicilio - dimissione precoce;
  • non invasività ed efficacia.

Numerosi studi hanno dimostrato l'infallibilità del metodo, se vi sono tutti i presupposti perché questo venga effettuato adeguatamente, e i tanti benefici di cui possono godere madre e bambino.

Tra i benefici della KMC ricordiamo: 

  • Migliore termoregolazione nel bambino: la temperatura della pelle materna si autoregola, aumenta quando il bimbo si raffredda e diminuisce quando il bimbo si riscalda. La KMC sfrutta in particolare il riscaldamento dell'area toracica in connessione al rilascio di ossitocina, ormone che sposta il calore da una parte del corpo a un'altra, precisamente dalla periferia al centro. A livello toracico si crea, così, un luogo caldo e accogliente dove il bimbo può essere coccolato, riducendo il rischio di ipotermia frequente nei prematuri
  • Migliore attività respiratoria: il ritmo respiratorio è migliore e vi è una riduzione del numero di apnee
  • Stabilizzazione della frequenza cardiaca
  • Migliore comportamento del neonato: il prematuro portato in posizione canguro dorme di più, piange di meno ed è più tranquillo
  • Aumento della prevalenza e della durata dell'allattamento esclusivo al seno: la posizione canguro e la conseguente vicinanza tra il bambino e il seno materno, stimolano il bambino a cercarlo e a nutrirsi da esso, aumentando la probabilità di successo dell'allattamento al seno
  • Ridotto stress per madre e bambino: le madri che praticano la KMC sono più serene, hanno maggiore autostima e sentono di prendere parte attivamente alle cure del loro piccolo. La KMC aumenta la sicurezza delle madri nell'accudire il loro bambino, facendole sentire meno in colpa per la loro nascita prematura. Il bambino, invece, ha una concentrazione di cortisolo (ormone dello stress) ridotta: l'odore, il battito cardiaco e il calore materno lo fanno sentire al sicuro. Nel bambino tenuto in posizione canguro si riduce anche la sensazione di stress associata al dolore per le innumerevoli procedure mediche cui viene sottoposto
  • Intenso legame madre-bambino: la KMC pone le basi per il bonding, permettendo l'instaurarsi di un'intima e profonda relazione tra madre e bambino. Il contatto pelle a pelle fa si che i due si scambino reciprocamente affetto, calore, amore e sicurezza; la diade, ad ogni contatto, vive un'esperienza emotivamente intensa che influenzerà positivamente entrambi
  • Umanizzazione delle cure neonatali: lo scopo della KMC è anche quello di avvicinare il personale sanitario ad un'assistenza meno medicalizzata, più naturale e umana, che veda come protagonisti la madre e il suo piccolo
  • Riduzione di mortalità e morbilità: Rey e Martinez, fautori della KMC, in un loro studio, hanno riferito un incremento di sopravvivenza in ospedale dal 30% al 70% in bambini di basso peso tenuti in posizione canguro
  • Riduce l'eventuale durata e i costi di ospedalizzazione, assicurando complessivamente una maggiore percentuale di sopravvivenza del neonato
  • Passaggio più dolce dalla vita intrauterina a quella extrauterina: il bambino percepisce di meno e vive con maggiore serenità il distacco prematuro dal grembo materno
  • Colonizzazione del neonato attraverso i batteri della flora normalmente presente sul corpo materno
  • Migliore controllo del peso: la separazione dalla madre genera nel neonato una risposta del sistema nervoso centrale che aumenta il rilascio di ormoni dello stress, aumentando la perdita di calorie e il consumo del grasso bruno. Tutto ciò, che si traduce in un incremento del calo ponderale, può essere evitato utilizzando il metodo mamma canguro
  • Corretto sviluppo cerebrale: è stato dimostrato che il contatto pelle a pelle con la madre nelle prime ore successive al parto permette al neonato di attivare e sviluppare maggiormente l'amigdala, responsabile del controllo delle emozioni e dei comportamenti.

A differenza di quanto si credeva in passato, tutti i benefici della KMC possono essere riscontrati anche nei bambini nati a termine e sani. Questo a dimostrazione che anche dopo la nascita, il corpo materno è il luogo più sicuro per il bambino pretermine e sano.

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Come diventare una mamma canguro?

Per ottenere la "posizione canguro" ideale il piccolo deve essere collocato in posizione verticale tra i seni della madre, petto contro petto; le anche devono essere flesse (posizione "a rana") e il capo di lato e leggermente esteso per mantenere pervie le vie aeree e consentire il contatto visivo con la madre. Tale posizione fa si che l'orecchio del neonato si trovi in corrispondenza del cuore della madre, consentendogli di ascoltare il suo battito cardiaco, a lui già noto fin dalla vita intrauterina.

Il bambino è nudo e indossa esclusivamente il pannolino, un cappellino e i calzini per prevenire dispersione di calore; la madre può indossare qualsiasi cosa le risulti confortevole e calda a temperatura ambiente, purché l'abito permetta di contenervi il bambino e mantenerlo a contatto pelle a pelle. Se la madre lo desidera, può utilizzare la fascia di sostegno che lascia libere le mani, consentendole libertà di movimento mentre tiene in posizione canguro il suo bambino. La fascia deve essere saldamente legata e la parte stretta deve essere in corrispondenza del torace del bambino; l'addome non dovrebbe essere compresso e dovrebbe trovarsi in corrispondenza dell'epigastrio della madre, in modo tale che il bambino abbia a disposizione abbastanza spazio per la respirazione addominale. La madre poi copre se stessa e il bambino con i propri abiti e si lascia andare a un intenso momento di coccole e amore che dura fino a quando mamma e bambino lo desiderano.

E per il resto della famiglia?

La KMC, nonostante il suo nome abbia un riferimento specifico al ruolo materno, può essere praticata anche dai papà e dai fratellini più grandi, se presenti.

In particolare alcuni vantaggi del metodo "mamma canguro" per i papà includono:

  • possibilità di prendersi cura del proprio bambino e di non sentirsi impotente o inutile,
  • stimolazione del processo di bonding,
  • maggiore serenità emotiva,
  • possibilità di imparare a interpretare tutti i segnali del bambino,
  • avere un ruolo genitoriale attivo.

Riferimenti bibliografici e sitografia

  • Gruppo di Studio della S.I.N sulla Care in Neonatologia (a cura di), Kangaroo Mother Care. Una guida pratica, 2006.
  • Charpak N., Una mamma canguro. Il contatto corporeo che fa crescere i neonati più sani e felici, Red Edizioni, 2006.
  • Montagu A., Il linguaggio della pelle. Il senso del tatto nello sviluppo fisico e comportamentale del bambino, Verdechiaro Edizioni, 2017.
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