Seno pieno o ingorgo mammario? Riconoscere le differenze

19.10.2020

L'ingorgo mammario è un'altra delle più comuni difficoltà legate all'allattamento, specialmente nei primi giorni.

Una sensazione di turgidità e pesantezza del seno nei giorni successivi al parto è assolutamente normale. Sono sintomi indicativi dell'arrivo della montata lattea, fenomeno naturale e assolutamente fisiologico.

Se non si conoscono le differenze, il seno pieno viene spesso confuso con il seno ingorgato e viceversa. Saper riconoscere le differenze è, quindi, fondamentale per intervenire tempestivamente e garantire il successo dell'allattamento al seno.

Quali sono le principali differenze tra un seno pieno e un seno ingorgato?

Un seno pieno, per l'arrivo della montata lattea, si presenta turgido, pesante e caldo. Ciò è dovuto non solo alla presenza del latte, ma anche all'aumento dell'attività sanguigna e linfatica nella ghiandola mammaria.

Un seno ingorgato, invece, si presenta duro, caldo e dolente. A ciò si associa cute lucida e arrossata, capezzolo e areola distesi a tal punto da rendere difficile l'attacco. Infine, non sempre, un seno ingorgato è associato a febbre leggera e senso di spossatezza nella mamma.

Ma ciò che più permette la diagnosi differenziale con un seno semplicemente pieno è la difficoltà del seno ad essere drenato. In corso di ingorgo mammario, infatti, il latte non esce o fa fatica ad uscire: questa è la caratteristica che più ci permette di distinguere un ingorgo da un seno semplicemente pieno.

Le cause di ingorgo mammario

Tra le possibili cause di ingorgo vi sono:

- Attacco inefficace, che non permette al bambino di succhiare correttamente e drenare il latte prodotto.

- L'uso di un reggiseno inadeguato, troppo stretto o che non sostenga il seno in modo adeguato e confortevole.

- Lunga pausa tra una poppata e quella successiva. Ricordiamo, a tal proposito, che la migliore forma di allattamento al seno è l'allattamento a richiesta senza la necessità di schemi fissi e orari rigidi da rispettare. NON E' ASSOLUTAMENTE NECESSARIO E RACCOMANDATO ATTENDERE LE TRE ORE TRA UNA POPPATA E L'ALTRA NEL BAMBINO ALLATTATO AL SENO.

- Una produzione talmente alta da superare la richiesta del bambino che non riesce a succhiare tutto il latte prodotto tra le poppate.

COSA FARE?

La gestione del seno pieno per l'arrivo della montata lattea è semplice: STIMOLARE E DRENARE è tutto ciò che una mamma deve ricordarsi di fare. È importante attaccare il bambino al seno con frequenza, specialmente in fase di avvio dell'allattamento. È fondamentale garantire un attacco corretto per ottenere una suzione efficace. Potrebbe essere utile e necessario, a volte, ammorbidire il seno con il massaggio, la spremitura manuale o, se necessario e con cautela, l'uso del tiralatte dopo aver consultato un professionista che ne sappia indicare la corretta modalità di impiego.

In caso di ingorgo invece la gestione è diversa e richiedere maggiori attenzioni!

Elenco qui alcuni comportamenti di salute utili per la gestione dell'ingorgo mammario, con la consapevolezza di quanto possa essere importante in questo caso avere come alleato una figura professionale che aiuti e sostenga la mamma nella gestione di questa difficoltà.

- Praticare il contatto pelle a pelle. Ciò consente al bambino di attaccarsi quando il seno è morbido e succhiare in modo efficace, prevenendo l'ingorgo.

- Praticare impacchi caldi immediatamente prima della poppata avendo cura di alcune accortezze: l'impacco deve avere una breve durata per non peggiorare il gonfiore con la dilatazione dei vasi sanguigni; subito dopo l'impacco è necessario stimolare il seno (attaccare il bambino o eseguire la spremitura).

- Effettuare il massaggio del seno e ammorbidire il capezzolo per facilitare l'attacco del bambino.

- Praticare docce e bagni caldi, avendo cura di far scorrere l'acqua calda lungo le spalle mentre si esegue il massaggio.

- Cambiare le posizioni in cui si allatta per drenare tutte le parti del seno.

- Praticare impacchi freddi tra una poppata e l'altra per diminuire lo stato infiammatorio.

Lo stato infiammatorio legato all'ingorgo può essere trattato anche con rimedi naturali come l'argilla verde, nota per le sue proprietà antiinfiammatorie.

Il migliore comportamento di salute da tenere in caso di ingorgo è IL PROSEGUIMENTO DELL'ALLATTAMENTO AL SENO. Interromperlo non è assolutamente necessario e talvolta può risultare peggiorativo nei confronti della condizione.


Fonti e riferimenti bibliografici

- Catanzani T. - Negri P. "Allattare un gesto d'amore". Bonomi Editore

- Ministero della Salute "Allattare al seno. Un investimento per la vita"

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